Sapete, io sono abbastanza critica nei confronti della gioventù d'oggi. Ma poi, quando mi capita, anche per lavoro, di incontrare qualche ragazzo o ragazza, da soli, non nascosti nel branco, mi stupisco sempre e m'intenerisco per la loro estrema fragilità. Proprio perchè, come dici tu Angelo, hanno avuto tutto, troppo, senza dover conquistarsi nulla, e non sono combattenti, agguerriti. A volte poi hanno sperimentato situazioni affettive estremamente instabili che li rende insicuri, deboli, disincantati. I loro punti di forza sono un'estrema e dissacrante sincerità, la capacità di muoversi nel mondo come in un paese conosciuto, una padronanza tecnologica fantastica, l'esplorazione senza confini di tutto quanto è inverosimile e irreale. Strana e affascinante generazione, povera di parole, appunto: culo basso bye bye